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Efficienza energetica: cosa ci aspetta nel 2024

Efficienza energetica: cosa ci aspetta nel 2024

L’efficienza energetica è di fondamentale importanza per centrare gli obiettivi al 2030 e 2050 e soprattutto per sperare di rispettare l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale.

Alla vigilia della COP28, l’IEA (Agenzia internazionale dell’energia) pubblica l’Energy Efficiency 2023, un rapporto che esamina il panorama globale e identifica le tendenze chiave dell’efficienza energetica.
L’Agenzia considera l’efficienza energetica “il primo combustibile” proprio per connotare la sua importanza per raggiungere gli obiettivi climatici e net-zero.

Lo scorso anno, nel report dedicato, ha riportato riscontri lusinghieri, segnalando che: “i progressi in termini di efficienza hanno acquisito slancio, con miglioramenti annuali dell’intensità energetica che dovrebbero raggiungere circa il 2% nel 2022”.

Inoltre, ha precisato che: “la crescita della domanda globale di energia è diminuita drasticamente e quest’anno dovrebbe essere vicina all’1%. Ciò avviene dopo l’aumento del 5% dello scorso anno; uno dei maggiori aumenti annuali degli ultimi 50 anni”.

Ma c’è ancora molto da fare: ancora oggi, due terzi dell’energia primaria totale nel mondo vanno sprecati, anche attraverso la produzione di energia, i trasporti, l’industria e gli edifici.

È anche il lavoro di ciascuna realtà e azienda che può portare ai risultati complessivi. E in questo aspetto, potersi affidare a consulenti energetici e aziende specializzate – come Manni Energy – può fare la differenza.

Il futuro dell’efficienza energetica alla vigilia della COP28

Cosa si può attendere per il 2024 in fatto di efficienza energetica?

Una risposta passa dal documento pubblicato dalla Presidenza della COP28 e IRENA (Agenzia internazionale per le energie rinnovabili) insieme, e alla Global Renewables Alliance.

Il documento chiarisce cosa occorra fare: triplicare la capacità di generazione di energia rinnovabile e raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030.

Per centrare gli obiettivi in materia di energy efficiency, le raccomandazioni più urgenti per i decisori politici sono tre:

1. Adottare obiettivi ambiziosi per il miglioramento dell’efficienza con orizzonti temporali specifici e delineare percorsi chiari per l’attuazione;

2. Rafforzare i quadri normativi, compresi i codici edilizi che specificano gli standard di basso rendimento energetico e di efficienza energetica degli elettrodomestici;

3. Ampliare la disponibilità di incentivi finanziari e programmi di prestito a prezzi accessibili per soddisfare gli standard sull’efficienza energetica, come crediti d’imposta o prestiti verdi con tassi di interesse favorevoli per la ristrutturazione o l’ammodernamento degli edifici.

Inoltre, si richiede di svolgere adeguate campagne di comunicazione in grado di “creare consapevolezza sul ruolo delle misure di efficienza energetica, del trasporto pubblico e della mobilità verde per il risparmio sui costi e gli obiettivi collettivi di decarbonizzazione”.

Efficienza e investimenti: gli obiettivi presenti e futuri

In termini di investimenti, l’Agenzia internazionale dell’energia ha pubblicato un rapporto che ha messo in evidenza luci e ombre sul tema. In particolare, ha rilevato che gli investimenti nell’efficienza energetica, nell’elettrificazione e nelle energie rinnovabili di uso finale sono aumentati del 16% nel 2022, raggiungendo livelli record in tutti e tre i settori di uso finale monitorati dal rapporto dell’IEA. Tuttavia, nel 2023 la previsione di crescita è rallentata “ad appena il 4%”, spinta da una maggiore riduzione della spesa per l’efficienza.

Secondo la IEA, gli investimenti mondiali nell’energia pulita devono triplicare entro il 2030 – fino a raggiungere i 4500 miliardi di dollari l’anno – se si vuole raggiungere la neutralità carbonica entro la metà del secolo.

Per raggiungere gli obiettivi climatici globali e la sicurezza energetica, ci sarà bisogno di nuovi massicci investimenti nell’efficienza energetica, oltre alle energie rinnovabili, reti elettriche e tecnologie innovative come l’energia eolica offshore galleggiante, l’energy storage e l’idrogeno a basse emissioni.

Per quanto riguarda l’Unione Europea, secondo i dati della Commissione UE gli investimenti energetici comunitari devono raddoppiare rispetto allo scorso decennio, fino a superare i 400 miliardi di euro all’anno in questo decennio, per raggiungere l’obiettivo UE di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto a 1990. Ciò comprende circa 300 miliardi di euro di investimenti annuali necessari per l’efficienza energetica oltre a circa 120 miliardi di euro necessari per gli impianti di energia rinnovabile e le reti elettriche.

Facilitare l’efficienza energetica: l’esempio di Manni Energy

La panoramica fatta finora aiuta a delineare uno scenario complesso. Ma per chi intende perseguire concretamente, in particolare in ambito industriale, un piano di efficienza energetica cosa deve fare?

Il primo consiglio è rivolgersi ad aziende specializzate.

Manni Energy, per esempio, adotta un metodo di lavoro consolidato ed efficace, basato su strategie energetiche, che prevedono metodologie ricorsive basate sul continuo monitoraggio di dati e risultati. Chi si affida a Manni Energy sa di poter contare su professionisti che lo accompagnano nel percorso verso la riduzione virtuosa di consumi, energia ed emissioni.

Manni Energy propone una consulenza specialistica per identificare inefficienze energetiche e per supportare il cliente nella gestione di pratiche legate a compliance/incentivi. L’adozione di tecnologia digitale specifica permette di approfondire e chiarire la storia aziendale. A questo proposito esegue raccolta, analisi e monitoraggio di dati (energetici, ambientali e molti altri) per identificare le soluzioni di efficienza energetica più efficaci per ridurre i consumi.

L’azienda italiana supporta il cliente anche nel carbon management e quindi nella mappatura e gestione delle emissioni generate dalle attività e svolge assistenza mirata alla definizione della linea strategica migliore.

Giornalista freelance specializzato in tecnologia e in modo particolare in tematiche che hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana e su quella futura: smart energy, smart building, smart city.