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Energy Management: Cos’è e Perché è importante per le Aziende
L’energy management è la gestione razionale dell’energia. Si basa su strategie, strumenti e processi volti al risparmio energetico e alla sostenibilità.
Si può fare economia circolare in fonderia, come si può pensare anche di apportare maggiore sostenibilità in uno degli ambiti più energivori, ma fondamentali per quanto riguarda la sua produzione. Il caro energia si è fatto sentire, ma c’è chi si è mosso da tempo per ridurre i propri consumi e soprattutto per intraprendere un percorso green e circular che già oggi ha dato concreti risultati. Stiamo parlando di Zanardi Fonderie, realtà storica (fondata nel 1931), specializzata in getti in ghisa ad alto valore tecnologico, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo per la sua attività, specie quella riguardante lo sviluppo e la produzione di getti in ghisa austemperata.
Per affrontare questo percorso, la società ha scelto di affidarsi a Enel X che ha proposto un lavoro condotto con metodo scientifico, avvalendosi del Circular Economy Report e della redazione di un inventario di emissioni di CO2, secondo lo standard internazionale Green House Gas (GHG) Protocol. Questa decisione ha comportato scelte virtuose sia in termini di produzione sia di efficienza energetica. I risultati previsti porteranno significativi miglioramenti: gli interventi proposti consentono, infatti, di incrementare la circolarità energetica del sito di Minerbe (Verona), quartier generale operativo e commerciale del gruppo, di un tasso pari al 8,9% rispetto al livello iniziale e della circolarità corporate pari al 2,7%.
Questo risultato si tradurrà in una riduzione significativa di consumi e di emissioni di CO2, permettendo così di migliorare la produzione e di rendere più efficiente e sostenibile l’attività aziendale.
Zanardi Fonderie ha 92 anni di storia, ma mette in mostra tutta la sua attitudine a guardare avanti, puntando su un’evoluzione tecnologica e scelte sostenibili, oltre che puntare a fare economia circolare in fonderia. Per quanto riguarda l’aspetto evolutivo, dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, la società ha rinnovato il sistema di controllo elettromeccanico per governare i movimenti dell’impianto trasferimento ghisa durante le operazioni di trasporto verso la colata del metallo liquido. Il “revamping” riguarda, in particolare, l’ammodernamento dei quadri elettrici, del plc, del software, dei motori e riduttori.
Inoltre, ha acquistato macchinari di ultima generazione e implementato un sistema ERP capace di connettere tutti i dipartimenti e di permettere la tracciatura di tutte le attività gestionali.
Lato sostenibilità, ha lavorato per ottenere – sin dal 2000 – la certificazione UNI EN ISO 14001, riguardante i sistemi di gestione ambientale, e ha adottato lo schema comunitario volontario EMAS per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali. Non solo: ha deciso di seguire il sistema di gestione ISO 50001 per il miglioramento continuo delle proprie prestazioni energetiche.
Si tratta di una realtà che svolge un tipo di produzione all’avanguardia nel settore (oltre ad adottare il trattamento termico di austempering, per ghise sferoidali austemperate ADI propone anche ghise sferoidali isotermate IDI), ma che intende promuovere formazione e disseminazione scientifica sul tema. Lo comprova l’avvio di “Zanardi Academy”, una piattaforma web pensata e progettata per condividere la cultura del processo di fonderia, e dei materiali che ne derivano, con imprenditori, progettisti, responsabili R&D, docenti, studenti e ricercatori che operano nel settore industriale della ghisa. È una iniziativa avviata in partnership con l’Università degli Studi di Padova, oltre che con Assofond.
La strategia per puntare su sostenibilità ed economia circolare in fonderia passa anche da necessità contingenti: le difficoltà portato dal caro-energia si fanno sentire specie su un’attività a forte impronta in termini di consumi. Per raggiungere al meglio i suoi obiettivi Fonderie Zanardi ha deciso di analizzare nel dettaglio le proprie potenzialità, così da poter individuare le aree su cui intervenire. Per questo si è avvalso di un partner come Enel X e ha considerato come riferimento il suo Circular Economy Report, combinato con un inventario di GHG. Attraverso questo documento, è possibile misurare in dettaglio – con metodologia accreditata presso Accredia – il livello di circolarità iniziale l’azienda e partire da qui, con una roadmap di soluzioni tali da incrementarlo. Questo consegue vantaggi, in termini economici, ma anche ambientali ed energetici, possibili grazie all’approccio integrato circolarità-climate change di Enel X. In pratica viene misurato con un unico strumento sia la carbon footprint sia il grado di circolarità. Dal punteggio iniziale si lavora a diminuire l’impatto, perseguendo le azioni utili a ottimizzare processi e ottenere risultati.
Quali sono le condizioni da cui partire? Secondo il Circular Economy Score, il punteggio evidenziato, pari al 61,2%, è un ottimo dato di partenza, riscontrato soprattutto nella gestione dei materiali e nella logistica. Per quanto riguarda, invece, le risorse energetiche in ingresso, la società veronese è partita con una capacità di auto produzione – mediante un impianto fotovoltaico – in grado di soddisfare fino al 4% del proprio fabbisogno elettrico e un ulteriore 52% circa ricorrendo alla cogenerazione.
Per elevare il proprio grado di efficienza e di economia circolare in fonderia, si è lavorato sul riferimento produttivo, ovvero lo stabilimento e quartiere generale, che si sviluppa su più di 30mila metri quadri. Secondo quanto emerso dall’analisi di Enel X il livello di partenza, in relazione alla circolarità energetica, è del 57,3%.
Sul totale dell’energia consumata nel 2021, il 56% è acquistato dal distributore, mentre il restante 44% è autoprodotto in loco grazie a un impianto fotovoltaico da 644 kW, che occupa una superficie di 4500 m2, e un sistema di produzione di energia termica ottenuta tramite un gruppo di cogenerazione.
Sulle potenzialità del fotovoltaico si è concentrata ancora l’analisi: dalle analisi emerge che, ottenendo energia elettrica dall’impianto, si arriva ad evitare la diffusione di 276 tonnellate di CO2 equivalenti. Si è ragionato, così, a un suo revamping: completato nel 2021, è nelle previsioni un’ulteriore implementazione così da aumentare la potenza. Per ora il progetto è sulla carta; nel frattempo l’azienda sta ragionando sulla opportunità di avviare una comunità energetica. «Con un’azienda agricola vicina, stiamo sondando la possibilità di collaborare per lo sviluppo di un impianto agrivoltaico, che potrebbe essere inserito in una CER», afferma Edoardo Zanardi, vicepresidente ed energy manager di Zanardi Fonderie.
A proposito dell’acquisto di energia elettrica green tramite Garanzie di Origine, l’utilizzo della GEO (Generation Energy Optimization): si tratta di un servizio di gestione delle eccedenze energetiche e di ottimizzazione della produzione. Inoltre, si è considerata l’opportunità di installare un’infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici e il controllo della Power Quality. Inoltre si è concertata la sostituzione di alcuni impianti con altri più performanti dal punto di vista energetico e ambientale, sull’attuazione dei quali saranno allocati investimenti significativi. Tutto questo porterà a considerevoli risultati in termini di circolarità energetica e di circolarità corporate.