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Decreto CER: la normativa sulle comunità energetiche in sintesi

Decreto CER: la normativa sulle comunità energetiche in sintesi

In questi giorni si parla molto del Decreto CER (Comunità di Energia Rinnovabile) finalmente pubblicato e delle opportunità alle quali apre. Vediamo meglio cosa sta accadendo in questo inizio 2024.

Il Decreto CER è il Decreto MASE n. 414 del 7 dicembre 2023. E’ stato pubblicato il 23 gennaio 2024 e mira a promuovere la costituzione e lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili in Italia.

Questo provvedimento fornisce le linee guida e le disposizioni normative per favorire l’adozione e l’implementazione delle comunità energetiche basate su fonti rinnovabili, le CER appunto. Ma, per essere completo, servono ancora i regolamenti attuativi specifici di riferimento, attesi entro 30 giorni dal decreto da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Il Decreto CER stabilisce i requisiti per la costituzione delle comunità energetiche, le modalità di partecipazione e i diritti e doveri dei membri. Inoltre, fornisce indicazioni sulle possibilità di connessione alla rete elettrica, sulla misurazione e sulla compensazione dell’energia prodotta e consumata all’interno della CER e i relativi incentivi.

Obiettivo finale della normativa è promuovere un sistema energetico più sostenibile, resiliente e decentralizzato.

Decreto CER: i punti chiave del decreto

Il Decreto CER prevede i seguenti aspetti chiave:

  • Il Decreto prevede due strade per promuovere lo sviluppo delle CER: 1. un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rivolto alle comunità con impianti a fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo di energia, realizzati nei Comuni sotto i 5.000 abitanti, per uno sviluppo complessivo di due gigawatt; 2. una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa su tutto il territorio nazionale.
  • I due benefici sono cumulabili, e attraverso il provvedimento si mira a favorire lo sviluppo di 5 GW complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile.
  • Per i Comuni con una popolazione inferiore ai 5mila abitanti il contributo (a fondo perduto) arriva fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente. Questa misura è finanziata con 2,2 miliardi dal PNRR, con l’obiettivo di realizzare una potenza complessiva di almeno 2 GW.
  • La Tariffa incentivante è fissa per 20 anni ed è riconosciuta sulla quota parte di energia elettrica condivisa. È composta da una parte fissa più una parte variabile. Si rivolge a tutto il territorio nazionale, dal piccolo comune alla città metropolitana e la potenza massima agevolabile è di 5 GW entro il 31 dicembre 2027.
  • Il GSE metterà a disposizione documenti, guide informative e canali di supporto sul proprio sito istituzionale per aiutare gli utenti nella costituzione delle CER. Inoltre, in collaborazione con il Mase, verrà lanciata una campagna informativa per far conoscere i benefici del nuovo meccanismo ai consumatori.
  • Il GSE, in qualità di soggetto gestore della misura, aprirà dei portali entro 45 giorni dall’approvazione delle regole, attraverso i quali sarà possibile presentare le richieste per ottenere gli incentivi.
  • Una serie di Faq (frequently asked questions) è già disponibile online come primo passo per orientare cittadini, piccole e medie imprese, enti e cooperative, nonché tutti gli altri destinatari del provvedimento.

Finanziamenti CER per Regione

Oltre allo stanziamento previsto dal PNRR, le Regioni italiane stanno attuando diverse iniziative per sostenere lo sviluppo delle comunità energetiche attraverso finanziamenti provenienti dai fondi europei e regionali.

La Regione Veneto, ad esempio, ha predisposto un bando da 1 milione di euro utilizzando le risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per sostenere le comunità energetiche nella regione. Questo finanziamento mira a promuovere la costituzione e lo sviluppo delle nuove Comunità di Energia Rinnovabile.
Il bando è gestito amministrativamente da Avepa e le richieste di accesso alle agevolazioni possono essere presentate entro il 29 febbraio attraverso il sistema informativo regionale “Siu”.

Analogamente, la Regione Sardegna ha stanziato 10 milioni di euro aggiuntivi per sostenere l’avvio di nuove comunità energetiche da fonti rinnovabili nei comuni della regione.

Nel caso della Regione Campania, le risorse finanziarie provenienti dall’Unione Europea vengono assegnate alle aziende i cui progetti di efficientamento energetico sono risultati finanziabili.

Questi finanziamenti regionali rappresentano un sostegno importante per la realizzazione delle comunità energetiche e per promuovere la transizione verso un sistema energetico più sostenibile basato sulle fonti rinnovabili.

Comunità energetiche, qualche dato

Secondo un modello di analisi sviluppato dall’Enea, grazie ai progetti green finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale, sono state risparmiate oltre 41 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 equivalente, contribuendo così alla sostenibilità ambientale.

Parlando di numeri, l’ultimo Report Electricity Market 2023 dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano fornisce una fotografia sullo stato attuale delle CER esistenti in Italia: si parla, ad oggi, di 85 realtà di autoconsumo collettivo, tra cui 61 gruppi di autoconsumo e 24 comunità di energia.

Anche RSE – Ricerca Sistema Energetico sta conducendo un lavoro di mappatura delle CER. Attualmente si contano 293 progetti di comunità energetiche, in otto regioni su 21. Ci sono ben 513 manifestazioni di interesse in Lombardia, 311 richieste di finanziamento in Sicilia, 141 progetti presentati in Emilia Romagna.

A livello europeo, infine, l’Energy Communities Repository intende mappare la creazione di comunità energetiche in Ue. Finora, ha raccolto i dati di 49 comunità energetiche per una capacità complessiva di 249 MW. 

Giornalista e communication manager è stato collaboratore, capo redattore e direttore di riviste specializzate con focus su smart technologies, industria elettronica, LED e illuminazione e sostenibilità ambientale. Laureata in Lingue, ha acquisito nel corso degli anni forti competenze in ambito Smart City e Smart building. Da oltre 10 anni, segue progetti editoriali speciali in tema di città sostenibili e intelligenti e promuove e organizza il premio Ecohitech Award. Negli ultimi 8 anni si è specializza in content marketing, editoria online e scrittura SEO-oriented. Oggi è Direttore editoriale di LUMI4innovation.it